L’aglio del medio Adige è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Padova
Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Aglio del medio Adige
Territorio interessato alla produzione
L’area di produzione si estende tutta in provincia di Padova, nei territori dei Comuni di Casale di Scodosia,
Castelbaldo, Masi, Piacenza d’Adige, Megliadino S. Vitale, Merlara, Montagnana e Urbana.
Descrizione sintetica del prodotto
L’aglio ottenuto in questo areale dalle varietà Thermidrone e Cristo, presenta un colore bianco, bulbilli
piuttosto grossi e un aroma particolarmente intenso che lo rendono noto soprattutto nei mercati annonari di
Verona e Padova.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
La coltura, che non deve ritornare sullo stesso appezzamento prima dei due anni, nella rotazione normalmente
segue il frumento o altre colture orticole. L’investimento di 25/30 bulbilli /mq, con distanza fra file di 35-45
cm e 10-15 cm di distanza sulla fila, è risultato l’unico in grado di ottenere produttività costante, nonché bulbi
omogenei. La messa a dimora dei bulbi è generalmente manuale, per assicurare una profondità di 4-5 cm e
ottenere la giusta posizione edifica.
Dopo la raccolta il prodotto è poi lavorato per eliminare la tunica esterna sporca, le radici e le foglie; si
scarta il prodotto che non corrisponde per calibro ai requisiti per la commercializzazione; quello selezionato
è allora confezionato in mazzi e conferiti in cassette e pallet. Gli agli devono essere imballati ad eccezione di
quelli secchi in trecce che possono essere spediti alla rinfusa.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
La raccolta avviene impiegando macchine agevolatrici che provvedono al taglio delle radici e all’estirpamento
delle piante dal terreno.
Il materiale di condizionamento deve essere tale da garantire al prodotto una sufficiente protezione, tenere
separato il prodotto dal fondo, dalle fiancate e, se del caso, dal coperchio dell’imballaggio. Eventuali diciture
stampate devono risultare esclusivamente sulla parte esterna in modo da non entrare in contatto con i bulbi.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
La lavorazione avviene generalmente nelle aziende produttrici.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Nell’antico Egitto gli schiavi che costruivano le piramidi ne consumavano grandi quantità per rinvigorirsi e
fortificarsi, e perfino nella tomba di Tutankhamon sono stati trovati bulbi d’aglio, che avevano probabilmente
lo scopo di allontanare spiriti maligni. Nell’età moderna era perciò raccomandato soprattutto per schiarire la
voce, curare il raffreddore, tosse, bronchiti e asma, ma la sua proprietà più apprezzata era quella di combattere
malattie ed infezioni. È ancor più nota l’efficacia dell’aglio come antisettico esterno: durante la Prima Guerra
Mondiale si usava quindi diffusamente per disinfettare le ferite quando mancavano gli antisettici convenzionali.
Nella zona di produzione dell’aglio del medio Adige esso si coltiva dall’inizio del secolo scorso e ha trovato
ampia diffusione grazie ai terreni e al microclima particolarmente favorevoli.
L’aglio ottenuto in questo areale dalle varietà Thermidrone e Cristo, presenta un colore bianco, bulbilli
piuttosto grossi e un aroma particolarmente intenso che lo rendono noto soprattutto nei mercati annonari di
Verona e Padova.