L’Asparago di Mambrotta è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Verona
Categoria
Prodotto orticolo
Nome del prodotto
Asparago di Mambrotta
Zona di produzione
Frazione Mambrotta del Comune di S. Martino Buon Albergo (VR).
Descrizione sintetica del prodotto
L’Asparago di Mambrotta è una monocotiledone poliannuale, appartenente alla famiglia delle Liliacee
(Asparagus officinalis).
L’Asparago di Mambrotta può essere “tipo precoce” (francese) oppure “tipo tardivo” (olandese) e si
distingue per i seguenti caratteri: ben formati, apice serrato. Gli asparagi possono essere sia bianchi, con
apice e turioni leggermente color rosa, sia verdi, con colorazione verde sull’80% della lunghezza.
Descrizione delle metodiche di lavorazione e conservazione
L’impianto della coltura dell’asparago si effettua in semenzaio.
Le “zampe” originatesi successivamente vengono trapiantate in campo l’anno successivo e solo il terzo
anno si ottiene il primo raccolto.
Per la coltivazione si osservano le seguenti misure: 2 -2,40 metri tra la fila e 25-30 cm. sulla fila.
La raccolta dell’asparago precoce inizia generalmente il 1 aprile e termina a metà maggio, mentre la
raccolta del tardivo termina alla fine di maggio. Una volta terminata la raccolta sono aperti i “bauli” e si
lascia vegetare la pianta.
Le tecniche colturali sono: messa a dimora delle marze, scoperte da 2-3 cm di terreno, a cui seguono le
lavorazioni ordinarie compresa la rincalzatura del terreno e le concimazioni, baulatura a febbraio,
raccolta, riapertura del terreno e proseguo dello stato vegetativo fino a novembre, quando si esegue il
taglio delle parti secche. Segue la concimazione organica e inorganica. Le tecniche sono orientate ad
accentuare la qualità della produzione tipica e il grado di ecocompatibilità della coltivazione.
Il taglio dei turioni dovrà essere netto.
Materiali e attrezzature per la preparazione e il condizionamento del prodotto
Il condizionamento è generalmente eseguito manualmente asportando le parti non idonee, operando la
pulizia del prodotto ed il confezionamento, utilizzando imballaggio di legno o plastica di dimensione
30x50x18 oppure 40x60x18.
L’asparago di Mambrotta dovrà essere confezionato in mazzi omogenei. Tutte le confezioni sono essere
provviste di un’etichetta che riproducono il logo dell’“Asparago di Mambrotta” oltre alle informazioni
obbligatorie per legge.
Descrizione dei locali di lavorazione e conservazione
La conservazione post-raccolta avviene per il periodo minimo necessario, in normali magazzini nei quali
il prodotto viene condizionato per poter essere immesso sul mercato. L’asparago di Mambrotta è un
prodotto fresco da consumarsi quindi immediatamente dopo la raccolta.
Elementi che comprovano che le metodiche siano state praticate in modo omogeneo per un
periodo non inferiore a 25 anni
L’asparago a Mambrotta era presente già fin dalla fine del 1800, anche se una certa importanza da un
punto di vista culturale cominciò ad assumerla nell’immediato dopoguerra.
Infatti, è proprio in quegli anni che alcuni agricoltori pionieristicamente decidono quindi di sfruttare questo
pregiato ortaggio, non solo come prodotto da autoconsumo, ma anche poi come coltura da reddito mettendo
in atto quindi le prime vere coltivazioni di asparago. E’ così infatti che lungo la sponda dell’Adige in località
“Giaron” e “Gazzivi” nascono dunque le prime “asparagiaie”. Le particolari e straordinarie caratteristiche dei
terreni situati lungo questa sponda del fiume Adige, hanno poi fatto sì che questa coltura in pochi anni si
diffondesse inoltre nelle aziende agricole della zona. Attualmente le 11 aziende agricole che hanno quindi aderito e
costituito il marchio dell’“Asparago di Mambrotta”, producono infatti oltre 3.000 quintali di turioni provenienti
da circa 40 ettari di terreni messi poi a coltura.
Gli asparagi dunque sono un prodotto tradizionale della zona, ma è solo recentemente che si è compreso
che, grazie alla particolarità del terreno (formatosi con le piene ricorrenti dell’Adige che hanno
depositato limo rendendo il substrato particolarmente poi indicato per le coltivazioni orticole) e alle tecniche
di coltivazione più avvedute, si è in presenza di un prodotto che non teme più confronti con altri più
conosciuti.
L’Asparago di Mambrotta può essere “tipo precoce” (francese) oppure “tipo tardivo” (olandese) e si
distingue per i seguenti caratteri: ben formati, apice serrato. Gli asparagi possono essere sia bianchi, con
apice e turioni leggermente color rosa, sia verdi, con colorazione verde sull’80% della lunghezza.