Bussolai buranei

Bussolai buranèi sono un prodotto agroalimentare tradizionale P.A.T della regione Veneto tipico della provincia di Venezia

Categoria
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Bussolai buranèi

Territorio interessato alla produzione
Comune di Venezia – Isola di Burano (VE)

Descrizione sintetica del prodotto
Il termine “Bussolà” deriva dalla parola “busa” che in dialetto veneto significa “buca”.
Sono semplici ciambelline dolci e profumate, fatte di un impasto ricco e consistente, a base di tuorli, burro,
zucchero e farina, la cui origine risale ai tempi della Repubblica di Venezia.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Ingredienti (per circa 20 bussolai da 100 g cad.): 1000 g di farina di grano tenero tipo 0, 12 tuorli d’uovo, 600
g di zucchero, 300 g di burro, vanillina, rum, limone (scorza grattugiata).
Montare quindi i tuorli d’uovo con lo zucchero, aggiungervi il burro, la farina e gli aromi.
Suddividere e modellare la pasta in forma di ciambelle e disporle in una teglia. Infornare per circa 20 minuti
in forno preriscaldato a 180 gradi (il tempo di cottura dipende dalle dimensioni del biscotto, sfornare appena
diventa dorato).

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione ed il condizionamento del
prodotto
Possono essere inoltre impastati a mano sulla tavola oppure utilizzando un semplice utensile da cucina con la stessa
modalità usta per impastare il pane.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Preparare in un locale ad uso cucina / laboratorio possibilmente ad una temperatura non superiore ai 20°C.
Conservare quindi a temperatura ambiente all’interno di un semplice sacchettino per alimenti.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
I Bussolai Buranèi nutrienti e facilmente conservabili in origine venivano preparati dalle mogli dei pescatori e
dei marinai dell’isola di Burano in vista dei lunghi viaggi per mare dei mariti. Sono poi entrati a far parte del
consumo prima d’occasione (a Pasqua) e poi quotidiano in tutta Venezia, tanto che nel XVI secolo le Suore
del Convento di San Maffio, nell’isola di Mazzorbo, collegata a Burano da un ponte – ricevettero l’ordine di
ridurne le spese per l’acquisto poiché ne mangiavanoquindi  troppi.
Ogni famiglia aveva dunque la sua ricetta e li portava a cuocere dai fornai perché i forni casalinghi non raggiungevano
le temperature sufficienti. Per la loro irresistibile fragranza venivano inoltre usati anche per profumare i cassetti della
biancheria.
Tra i dolci della tradizione veneta, i Bussolai sono inoltre fra i più “puri”, quelli cioè, che non devono la propria
nascita a “contaminazioni” culinarie avvenute in tempi remoti. È quindi consuetudine consumarli a fine pasto assieme
ad ottimi vini passiti come il vin santo o anche lo zibibbo.