I cornioi de Crespadoro sono un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Vicenza
Categoria
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione
Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Cornioi de Crespadoro
Territorio interessato alla produzione
Alta valle dell’Agno Chiampo (VI) ed in particolare il comune di Crespadoro (VI).
Descrizione sintetica del prodotto
I cornioi de Crespadoro sono chiocciole selvatiche, raccolte ed allevate quindi prima della vendita, appartenenti alla specie Helix pomatia
varietà opercolata, l’unica che chiude con un opercolo il proprio guscio. Tale procedimento le permette di
svernare e permette poi ai raccoglitori/allevatori di trasportarla facilmente nei mesi freddi.
La raccolta è consentita solo nel periodo estivo ed è fatta generalmente a mano o con l’aiuto di un attrezzo, il
“raspa-cornioi”, per prelevare le chiocciole interrate. Le chiocciole sono quindi sistemate nella “corgnolara”, un
piccolo recinto di rete metallica protetto dal sole in cui si prepara dunque un letto di sabbia 30-40 cm di
spessore, in cui vengono alimentate con erba fresca, zucca ed altro. La commercializzazione si effettua poi nel
tardo autunno, l’8 dicembre vi è la tradizionale “Sagra dei Cornioi”.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Attrezzature specifiche sono il “raspa-cornioi”, un apposito attrezzo a forma di zappetta, e la “corniolara”, un
semplice recinto in rete metallica con fondo in sabbia per l’allevamento quindi delle chiocciole.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Non esistono locali particolari, la corniolara comunque è quindi realizzata in luoghi protetti dalla luce diretta del
sole.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
La tradizione della raccolta e vendita di chioccile nel comune di Crespadoro è antichissima e risale
sicuramente all’età medioevale ove era uno dei mercati principali del nord Italia per tale prodotto. Vi sono
pubblicazioni del 1600 in cui si riferisce di nobili vicentini che inviavano lo loro servitù a far provvista di
cornioi de Crespadoro considerati una vera leccornia. Crespadoro figura nell’albo nazionale di elicicoltura.
Cornioi de Crespadoro sono chiocciole selvatiche, raccolte ed allevate prima della vendita, appartenenti alla specie Helix pomatia
varietà opercolata, l’unica che chiude con un opercolo il proprio guscio. Tale procedimento le permette di
svernare e permette ai raccoglitori/allevatori di trasportarla facilmente nei mesi freddi.