Il fagiolo borlotto nano di Levada è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Treviso
Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati.
Nome del prodotto, compresi sinonimi o termini dialettali
Fagiolo borlotto nano di Levada
Territorio interessato alla produzione
La produzione del Fagiolo di Levada è diffusa nei comuni di Pederobba, Cavaso del Tomba, Possagno,
Cornuda e Crocetta del Montello
Descrizione sintetica del prodotto
Leguminosa con portamento eretto, dai baccelli lunghi tra i 15 e i 17 cm, appiattiti e screziati di rosso su un
fondo bianco crema. I fagioli all’interno variano da un numero di sei a otto e si presentano di buone
dimensioni, rotondeggianti e allungati, con una caratteristica buccia molto sottile di colore bianco screziato
di rosso. Con la cottura produce un brodo chiaro ed acquista un sapore delicato.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Questo fagiolo richiede un terreno ben preparato, livellato e rullato, privo di ristagni, con temperature per lo
sviluppo comprese fra i 20 e i 30°C. La semina va dai primi di aprile fino a luglio, mentre la raccolta
comincia da metà luglio fino a metà settembre. Nel periodo della raccolta il fagiolo può perciò essere acquistare
fresco in baccello mentre nel resto dell’anno è quindi conservato e venduto secco, spesso confezionato in rustici
sacchetti di juta.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione ed il condizionamento del
prodotto
Spesso il prodotto secco può essere confezionato e commercializzato quindi in rustici sacchetti di juta del peso di un
chilogrammo.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Normali locali di lavorazione aziendale. Per la conservazione sono quindi necessari locali non umidi e ben areati.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Il fagiolo Borlotto Nano Levada faceva quindi parte della coltura agraria pedemontana già ad inizio secolo, quando
si coltivava inoltre in file intercalari al mais oppure tra i filari dei vigneti.
Il fagiolo Levada è festeggiato poi da vari enti, tra i quali la Pro Loco di Camalò, in abbinamento alla Rassegna
dei vini Triveneti, la Pro Loco Montelliana per la fiera d’autunno, inoltre ad Onigo di Pederobba dove ai primi di
settembre si svolge la festa del “Borlotto nano Leveda” con l’esposizione quindi di prodotti orticoli locali.
Leguminosa con portamento eretto, dai baccelli lunghi tra i 15 e i 17 cm, appiattiti e screziati di rosso su un
fondo bianco crema. I fagioli all’interno variano da un numero di sei a otto e si presentano di buone
dimensioni, rotondeggianti e allungati, con una caratteristica buccia molto sottile di colore bianco screziato
di rosso. Con la cottura produce un brodo chiaro ed acquista un sapore delicato.