La farina di mais biancoperla è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto
Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Farina di mais biancoperla
Territorio interessato alla produzione
I comuni interessati ricadono nelle province di Padova, Treviso e Vicenza e sono compresi nella fascia che
partendo dalla parte orientale della provincia di Vicenza, attraversa la provincia di Padova e arriva nella
provincia di Treviso comprendendola completamente.
Descrizione sintetica del prodotto
La farina è quindi prodotta utilizzando unicamente seme derivante dalla varietà di Mais Biancoperla a cariosside
bianca. Tale varietà presenta poi caratteristiche qualitative superiori per l’ottenimento di farina bianca da polenta.
In particolare, la cariosside è vitrea e di colorazione bianco perlaceo da cui deriva quindi il nome stesso della varietà.
La pannocchia è poi subcilindrica senza ingrossamento basale e misura mediamente dai 23 ai 25 cm.
Il prodotto a seconda del tipo di lavorazione può essere di diverse tipologie ed in particolare:
farina bianca;
poi farina bianca integrale;
quindi farina bianca integrale macinata a pietra.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
La raccolta avviene normalmente ancora oggi quasi sempre a mano o mediante macchine spannocchiatrici in
modo da raccogliere quindi le spighe intere. Queste sono poi essiccate all’aria e conservate tal quali fino al momento
della sgranatura e della successiva macinazione della granella. Nel caso in cui siano utilizzate mietitrebbie
la conservazione avviene direttamente in granella.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
In alcuni casi è inoltre effettuata anche la macinazione a pietra.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
La macinazione è poi effettuata di norma in molini della zona. La conservazione delle spighe avviene
normalmente in ambienti idonei o in gabbie appositamente predisposte, presso le aziende agricole. Nei casi in
cui la granella venga sgranata direttamente mediante l’ausilio di mietitrebbie, questa viene conservata in silos.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Una descrizione della pianta e delle caratteristiche della granella del Mais Biancoperla è riportata in
“Granoturchi da seme per riproduzione da granella e per semine da erbaio” edito da Consorzio Agrario
Provinciale di Udine, 1950 (allegato 1).
In atti del 1^ Congresso Nazionale dei Mais Ibridi tenutosi nel 1954 (Istituto di genetica e sperimentazione
agraria “N.Strampelli” di Lonigo) è riportato come nel 1950 la coltivazione del Mais Biancoperla
interessi nel Veneto e Friuli Venezia Giulia circa 58.200 ha così ripartiti:
Treviso ha 35.000; Padova ha 13.000; Vicenza ha 4.000; Venezia ha 3.200; Udine ha 3.000.
La farina viene prodotta utilizzando unicamente seme derivante dalla varietà di Mais Biancoperla a cariosside
bianca. Tale varietà presenta caratteristiche qualitative superiori per l’ottenimento di farina bianca da polenta.
In particolare, la cariosside è vitrea e di colorazione bianco perlaceo da cui deriva il nome stesso della varietà.
La pannocchia è subcilindrica senza ingrossamento basale e misura mediamente dai 23 ai 25 cm.