Galani e crostoli

I Galani e crostoli sono un prodotto agroalimentare tradizionale P.A.T della regione Veneto tipico del Carnevale

Categoria
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Galani e crostoli

Territorio interessato alla produzione
L’intera provincia di Venezia ma è diffuso anche in tutto il territorio regionale.

Descrizione sintetica del prodotto
Altro tipico dolce del carnevale – saporito e leggero, fragilissimo e vaporoso, con forme bizzarre.
Ingredienti: farina,poi  zucchero a velo, burro, zucchero, grappa, uova, latte, quindi sale, vino bianco, olio di semi, buccia
d’arancio e di limone.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Prendere la farina, impastarla poi con qualche uovo, un po’ di latte, un po’ di zucchero in polvere, burro, un
cucchiaio di grappa, vino bianco ed un pizzico ed un pizzico di sale (condimento necessario). La pasta va fatta
molto soda e lavorata quindi su una tavola di legno o su una lastra di marmo, poi la si fa riposare un po’, senza farla
seccare, la si stende con un mattarello, fino a ridurla allo spessore di una moneta con un coltello o una
rotellina si taglia la pasta a strisce di 4-5 cm di larghezza e 20 cm di lunghezza nel mezzo di ciascun “galano”
si fanno altre incisioni che favoriscono la crescita della sfoglia durante la frittura, che si fa in padella con
molto olio, quando non sono più caldi, li si spolvera di zucchero a velo e si mettono nei vassoi a catasta, cioè
a strati disposti per diritto e traverso, facendo attenzione a non romperli, perché i “galani” sono fragilissimi.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Normali attrezzi di pasticceria

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Laboratori di pasticceria.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni.
La ricetta viene quindi riportata come ricetta tipica nel libro “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto – editore
Giunti – Martello – anno1978 – pagg. 364/365/366 (allegati).

tipico dolce del carnevale – saporito e leggero, fragilissimo e vaporoso, con forme bizzarre