Gallina polverara

La Gallina polverara è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Padova

Categoria
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Gallina polverara

Territorio interessato alla produzione (specificare i singoli Comuni)
Comune di Polverara (PD) e poi in altre zone della Provincia di Padova.

Descrizione sintetica del prodotto (indicando le materie prime impiegate)
La gallina adulta pesa circa 2 chiligrami, è quindi rustica, precoce e dà inoltre carne bianca e saporita.
Le varietà possono quindiessere a tinte unite (varietà nera, bianca, blue cenere, fulva) o variopinte (varietà
ermellinata, argentata, tricolore, ecc.).
L’aspetto generale evidenzia poi un portamento elegante, un ciuffo ritto sulla testa e sporgente in avanti, barba o
gorgiera, quindi piumaggio morbido. Il gallo ha invece un’andature vivace ed altezzosa mentre la gallina è più calma. La
cresta, formata poi da due cornetti carnosi un po’ schiacciati, uniti alla base e ad impianto trasversale, la
differenzia dalla gallina padovana che ne è quindi priva.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Essendo un allevamento tradizionale, quindi a caratteri familiare, il pollame deve essere dunque allevato all’aperto e non può
essere tenuto in gabbia.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Normali attrezzature utilizzate per la macellazione e quindi lavorazione di animali di bassa corte.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Locali

utilizzati generalmente per la macellazione e lavorazione di animali di bassa corte.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Presente nel Comune di Polverara e in provincia di Padova fin dal 1400, tale razza è celebrata da poeti e
scrittori (1560 Bernardino Scardeone, 1622 Alessandro Tassoni “di più di dieci cappon di Polverara”) è una
razza conosciuta anche all’estero. Testimonianze concrete le troviamo nella storia della Repubblica
Serenissima di Venezia, ai Musei Vaticani, fino alla Corte d’Inghilterra.

L’aspetto generale evidenzia un portamento elegante, un ciuffo ritto sulla testa e sporgente in avanti, barba o
gorgiera, piumaggio morbido.