Il kiwi di Treviso è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto
Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Nome del prodotto, compresi sinonimi o termini dialettali
Kiwi di Treviso
Territorio interessato alla produzione
La produzione interessa oltre 300 ettari coltivati e circa 370 imprese agricole diffuse in tutti i comuni della
provincia di Treviso, specialmente nella fascia pedemontana.
Descrizione sintetica del prodotto
Le principali caratteristiche morfologiche dell’actinidia, meglio noto come Kiwi, sono le seguenti: foglie
tormentose sulla pagina inferiore per peli stellati – fiori giallo arancio – bacche ovali-ellissoidali, misuranti
mediamente cm 3 x 3.5, irsute con peli bruni.
La produzione proveniente dalla zona pedemontana trevigiana è caratterizzata da una colorazione bionda, da
un’assenza del torsolo centrale e da un equilibrato rapporto zuccheri-acidi che danno al frutto una sapidità
particolare. Queste caratteristiche distinguono la produzione trevisana da quella nazionale e rendono il
prodotto simile a quello neozelandese, pur manifestando un sapore più definito. I frutti provenienti dalla zona
pedemontana sono inoltre caratterizzati da un equilibrato rapporto zuccheri-acidi che danno al frutto una
sapidità particolare.
Grazie alle sue qualità organolettiche ed alla particolare ricchezza di acido ascorbico, la preziosa vitamina C,
superiore anche agli agrumi e alle fragole, il Kiwi è destinato a diventare un frutto sempre più presente nella
nostra dieta quotidiana. Si ricorda poi che la Vitamina C, in quanto sostanza antiossidante, protegge il nostro
organismo da importanti malattie come i tumori e le patologie cardiovascolari. Ciò si deve alla capacità di
combattere i radicali liberi ovvero quei prodotti del metabolismo che, se in eccesso, favoriscono
l’invecchiamento cellulare e, conseguentemente, la genesi di molte patologie.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Il prodotto, specialmente vicino alla fase di maturazione, è molto delicato. In campo la coltura è poi protetta
da reti antigrandine per evitare ammaccature ai frutti. Il prodotto alla raccolta è quindi confezionato in padella
con uno strato ad alveoli singoli per proteggere il frutto e rispettando scrupolosamente le norme di qualità
impartite dalla comunità.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione ed il condizionamento del
prodotto
La preparazione del prodotto per la commercializzazione può essere fatta a mano oppure con calibratrici
meccaniche.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura.
Il frutto, imballato nelle padelle, può essere conservato nelle celle frigorifere utilizzate per la frutta.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
E’ certamente uno dei frutti di più recente introduzione nella nostra alimentazione. Le prime notizie
risalgono alla metà del secolo scorso, a seguito di viaggi in estremo oriente.
Importata da un viaggio in Nuova Zelanda nell’azienda “Vette” del Conte di Collalto, la coltivazione del kiwi
è iniziata nella provincia di Treviso più di 25 anni fa. Da allora sono stati fatti importanti passi avanti nel
miglioramento sia delle varietà, sia per quanto riguarda i sistemi d’impianto.
La produzione interessa oltre 300 ettari coltivati e circa 370 imprese agricole diffuse in tutti i comuni della
provincia di Treviso, specialmente nella fascia pedemontana.