Mela di Monfumo

La Mela di Monfumo è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto tipico della provincia di Treviso

Categoria
Prodotto vegetali allo stato naturale o trasformati.

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Mela di Monfumo.

Territorio interessato alla produzione
La “Mela di Monfumo” è prodotta in quella zona delle prealpi Trevigiane, caratterizzate da rilievi
intercalati a valli e vallette, che va dal Grappa fino al Piave (tra i 200 ed i 400 metri di altitudine). Si
tratta di un territorio ideale per la loro produzione perchè i versanti meridionali delle sue vallate sono
protetti dal freddo invernale. In particolare, Monfumo, che sorge nelle immediate vicinanze dell’antica
città di Asolo, è immerso proprio nelle dolci colline della pedemontana del Grappa e grazie alle
particolari caratteristiche delle vallate, gode di un clima simile a quello delle aree di produzione trentine.

Descrizione sintetica del prodotto
Si tratta di una mela rossa, piccola, profumata, molto farinosa alla maturazione, di ridotta conservabilità,
che si consuma quindi prima dell’inizio dell’inverno.
Si tratta della specie Malus communis, appartenente alla sottofamiglia Pomoideae della famiglia delle
Rosaceae.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Sono quelle tipiche della coltura, con coltivazione su suoli argillosi e ben soleggiati, in assenza di
trattamenti antiparassitari.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Sono poi utilizzati materiali e attrezzature per la frutticoltura.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Le mele sono inoltre lavorate e conservate in magazzini celle frigorifere per la frutta.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Le mele coltivate nell’area pedemontana della provincia di Treviso derivano dal melo originario della
Transcaucasia (Malus communis silvestris): una coltura molto antica, come testimoniano ritrovamenti di
palafitte in Svizzera, Austria e Svezia risalenti all’inizio della età della pietra.
Questa coltura ha subìto alterne vicende, con il suo momento peggiore durante la crisi delle medie
aziende agricole verso la fine del 1800, che provocò una forte emigrazione e, di conseguenza, un forte
abbandono di queste colline. Oggi la produzione, se pur scarsa, viene mantenuta con scopi di
salvaguardia e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, legate alle tradizioni del prodotto e del suo
territorio. Nei “broli” (i frutteti) e nelle “chiusure” (i prati delimitati dagli alberi da frutto) sono quindi
tuttora coltivati accanto a mele e pere autoctone, anche fichi, poi mandorli, susini e marasche.
L’evento principale dedicato a questo frutto è infine “La Festa della Mela di Monfumo” che si tiene in centro al
paese nel mese di ottobre.

La “Mela di Monfumo” è prodotta in quella zona delle prealpi Trevigiane, caratterizzate da rilievi
intercalati a valli e vallette, che va dal Grappa fino al Piave (tra i 200 ed i 400 metri di altitudine). Si
tratta di un territorio ideale per la loro produzione perchè i versanti meridionali delle sue vallate sono
protetti dal freddo invernale. In particolare, Monfumo, che sorge nelle immediate vicinanze dell’antica
città di Asolo, è immerso proprio nelle dolci colline della pedemontana del Grappa e grazie alle
particolari caratteristiche delle vallate, gode di un clima simile a quello delle aree di produzione trentine.