Miele dei Colli Euganei

Miele dei Colli Euganei Riserva della Biosfera Mab UNESCO

Categoria
Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro)

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Miele dei Colli Euganei

Territorio interessato alla produzione
I Comuni dell’area a parco, istituito con legge regionale n. 38 del 10 ottobre 1989, sono: Baone, Cinto
Euganeo, Este, Lozzo Atestino, Vo’ Euganeo, Teolo, Cervarese S. Croce, Montegrotto, Abano Terme,
Rovolon, Torreglia, Battaglia Terme, Arquà Petrarca, Galzignano e Monselice.

Descrizione sintetica del prodotto
Il miele è un liquido viscoso, dolce, che le api ricavano poi dal nettare raccolto dalle piante e immagazzinato
nell’alveare. Fa eccezione – la melata – che non prende origine direttamente dai nettari (fiorali o extrafiorali),
ma proviene da secrezioni vegetali (manna) o dalla escrezione di certi insetti (afidi, cicadellidi,
coccidi) che si alimentano con la linfa delle piante, espellendo dal condotto alimentare un liquido dolce che
viene raccolto dalle api.
Il miele viene classificato in base alle principali fonti nettarifere utilizzate dalle api. Ad esempio- mieli
monofloreali: miele di acacia, di castagno, melata, ecc.; mieli multifloreali: millefiori.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Il miele è un prodotto naturale che richiede pochi passaggi tecnologici. Le fasi di lavorazione sono quindi le
seguenti:
estrazione (a mezzo di smielatori centrifughi a temperatura ambiente);                                                                                              decantazione e poi filtrazione (fase di purificazione per eliminare particelle di cera, bolle d’aria e varie
impurità);
invasettamento (preferibilmente in vasi vetro con capsula twist-off);
E’ consigliato conservare il miele infatti ad una temperatura inferiore ai 20°C.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Si prediligono inoltre attrezzature in acciaio inox e poi, per il confezionamento del prodotto, vasi in vetro.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
I locali devono essere autorizzati dall’ASL di competenza e devono essere a norma di legge (legge 283/62,
D.p.r. 327/80 e D.Lgs 155/97).
I locali di lavorazione devono essere ampi, quindi facili da pulire, poi ben areati con pareti e pavimenti lavabili,inoltre reti alle
finestre contro insetti e roditori, poi acqua potabile, servizi igienici, infine dispositivi per lo smaltimento dei rifiuti.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Il miele del Parco dei Colli Euganei (miele di acacia, di castagno, melata, millefiori) viene inoltre prodotto con
metodi tradizionali in un’area che certamente costituisce da sempre un’oasi di particolare interesse naturalistico, con
particolare riguardo alla situazione floristico- vegetazionale.
In tale area quindi , prima dell’istituzione del Parco, operava il Consorzio per la Valorizzazione dei Colli Euganei.
Da oltre 40 anni infatti, nella complessiva provincia di Padova, opera l’Associazione Produttori Apistici, poi con lo
scopo principale di divulgare e infine insegnare l’apicoltura con metodi tradizionali.

Il miele è un liquido viscoso, dolce, che le api ricavano dal nettare raccolto dalle piante e immagazzinato
nell’alveare.