Miele del Montello

Miele del Montello specialità del territorio asolano

Categoria
Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro)

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Miele del Montello

Territorio interessato alla produzione (specificare i singoli Comuni)
I Comuni del Montello, in provincia di Treviso: certamente Nervesa della Battaglia, Giavera del Montello, Volpago,
Crocetta del Montello e Montebelluna.

Descrizione sintetica del prodotto (indicando le materie prime impiegate)
Miele ottenuto del nettare dei fiori; melata ottenuta da secrezioni di linfa di piante.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Il miele è un prodotto naturale che richiede pochi passaggi tecnologici. Le fasi di lavorazione sono le
seguenti: estrazione dei favi dall’alveare; disopercolatura e centrifugazione degli stessi per estrarre il
miele; filtrazione con filtri a setaccio; quindi maturazione in appositi contenitori in acciaio inox; schiumatura;
infine invasettamento in recipienti in vetro.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Si prediligono inoltre attrezzature in acciaio inox e, poi per il confezionamento del prodotto, recipienti in vetro con
capsula in metallo.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
I locali devono essere quindi autorizzati dall’ASL di competenza e devono infatti essere a norma di legge (legge
283/62, D.p.r. 327/80 e D.Lgs 155/97).
I locali di lavorazione devono essere ampi, facili da pulire, ben areati, e poi con pareti e pavimenti piastrellati
fino all’altezza di 2 m e lavabili, reti alle finestre contro insetti e roditori, quindi sufficiente illuminazione, acqua
potabile, poi servizi igienici adiacenti per il personale addetto alla lavorazione, infine dispositivi per lo smaltimento
dei rifiuti.

Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni.
Il miele (di castagno, di robinia, millefiori primaverile ed estivo) e la melata (di Metcalfa pruinosa) del
Montello vengono poi prodotti da sempre con metodi innanzitutto tradizionali.
Da oltre 25 anni, nella complessiva provincia di Treviso, opera l’Associazione Produttori Apistici, con lo
scopo principale di divulgare e inoltre insegnare l’apicoltura con metodi tradizionali.
Recentemente, l’Associazione ha affidato al prof. Ricciardelli D’Albore una ricerca sulla
caratterizzazione dei mieli sotto il profilo della qualità e quindi dell’origine geografica, da attuarsi anche attraverso
analisi organolettiche, microscopiche, ecc. di campioni di miele.