Miele di barena

Miele di barena l’incontro tra la terra e il mare

Categoria
Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro)

Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Miele di barena

Territorio interessato alla produzione
Comuni della gronda lagunare in Provincia di Venezia.

Descrizione sintetica del prodotto
Miele che deriva dal nettare della pianta Limonium vulgare, fam. Plumbaginaceae, presente nelle barene
lagunari. Viene commercializzato in vasetti di vetro normalmente di 1 kg, chiusi con tappi ermetici.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Terminata la fioritura si estraggono quindi dalle arnie i telaini con il miele e si procede poi alla smielatura in sede
aziendale. Tolto l’opercolo, il telaio è messo nello smielatore e per forza centrifuga si estrae il miele.
Successivamente il miele è filtrato e si lascia infine a riposo per 30-40 giorni. Si invasetta poi senza subire
alcun trattamento.

Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Innanzitutto materiali ed attrezzature tipiche della lavorazione dei mieli di produzione non industriale.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Locali di lavorazione, poi conservazione e infine stagionatura tipici delle imprese a conduzione famigliare.

Elementi che comprovino che le metodologie di lavorazione siano state praticate in maniera omogenea
e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore a 25 anni
La produzione del miele di barena risale già alla fine dell’800 ed i primi segni documentati di tale produzione
si hanno certamente agli inizi del 900 con la foto presente sulla rivista “L’apicoltore moderno” del 1938. Tale foto di un apicoltore mostra inoltre lo spostamento delle arnie a causa dell’allagamento delle barene.

Miele che deriva dal nettare della pianta Limonium vulgare, fam. Plumbaginaceae, presente nelle barene
lagunari. Viene commercializzato in vasetti di vetro normalmente di 1 kg, chiusi con tappi ermetici.