La Patata dorata dei terreni rossi del Guà è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) della Regione Veneto
Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati.
Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Patata dorata dei terreni rossi del Guà.
Territorio interessato alla produzione
La zona di produzione della “Patata dorata dei terreni rossi del Guà” comprende il territorio situato tra le
province di Padova, Vicenza e Verona e localizzato nei comuni di Montagnana, Saletto, Megliadino San
Fidenzio, Ospedaletto Euganeo, Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Lonigo, Noventa Vicentina e
Poiana Maggiore.
Descrizione sintetica del prodotto
La denominazione “Patata dorata dei terreni rossi del Guà” è riferita a tuberi di patata commercializzati
freschi e aventi le seguenti caratteristiche generali: forma ovale e ovale-lunga; pezzatura uniforme nella quale
le differenze di calibro non superino i 15 mm; buccia gialla, sottile, priva di screpolature, intatta; gemme
(occhi) superficiali; pasta giallo-chiara.
Il prodotto è distinto in 3 tipologie:
– tipo A: patata da insalata; pasta soda, che non sfiorisce, non farinosa, piuttosto umida, a grana molto fine,
con sapore molto delicato e basso contenuto di sostanza secca (18-19%);
– tipo B: patata per tutti gli usi; pasta piuttosto soda, che sfiorisce leggermente, si apre poco alla cottura, ha
consistenza media, debolmente farinosa, leggermente asciutta, con sapore delicato e medio contenuto di
sostanza secca (19-22%);
– tipo C: patata per puree; pasta tenera, farinosa, grana piuttosto grossolana che sfiorisce dopo la cottura,
sapore piuttosto forte, contenuto di sostanza secca medio-alto.
Le cultivar più utilizzate nell’area sono la Primura, Monalisa e Liseta di origine olandese e la Alba di origine
italiana.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Normali metodi di produzione, raccolta a conservazione delle patate.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Vengono utilizzati normali attrezzature aziendali per l’orticoltura.
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Locali aziendali, magazzini, celle frigorifere per gli ortaggi.
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
L’introduzione della patata nelle campagne venete risale al XVIII secolo, soprattutto per merito delle attività
sperimentali condotte dai fratelli veronesi Pietro e Giovanni Arduino. Nel 1810-11 F.Re aveva già raccolto
nella sua indagine sullo stato dell’agricoltura nell’Italia napoleonica notizie sulla pataticoltura veronese e nel
Veneto in generale. Nel 1826 comparve a Verona una memoria di Giovanni Scopoli in cui si parla di S. Anna
di Alfaedo come zona dedita alla coltura della patata.
Nel 1894 il Sindacato Agrario di \Padova intraprese una campagna di propaganda a favore della patata,
mentre uno scambio epistolare tra il Vice Prefetto di Este e il Podestà di Montagnana, datato 1915, evidenzia
come fosse ancora difficile introdurre la solenacea in quelle campagna.
Fu solo in tempi successivi che venne individuato come vocato a tale coltivazione un bacino costituito dai
terreni alluvionali lungo i fiumi Adige e il Guà (noto nel suo tratto vicentino come Agno e in quello
padovano come Frassine o Fratta).
Da una testimonianza diretta del dr. Gianfranco Cantarella, laureato in scienze agrarie e inoltre agricoltore
Colognese, si desume quindi che la coltivazione della patata nella zona del Colognese si diffuse rapidamente negli
anni ‘50, inizialmente come coltura alternativa dopo periodi di forti grandinate, successivamente come
coltura da reddito. Quanto prima gli agricoltori si accorsero poi che le produzioni più rilevanti si avevano proprio
nei terreni argillosi rossi, in cui si poteva ottenere una qualità particolarmente apprezzata sia per le
caratteristiche organolettiche che per una particolare colorazione e lucentezza della buccia. In quell’epoca si
andava diffondendo la “Cipolla dorata di Parma” e da tale fatto gli operatori della zona ebbero l’idea di
chiamare “Patata dorata” quel particolare tipo di patata prodotta in zona.
La denominazione “Patata dorata dei terreni rossi del Guà” è riferita a tuberi di patata commercializzati
freschi e aventi le seguenti caratteristiche generali: forma ovale e ovale-lunga; pezzatura uniforme nella quale
le differenze di calibro non superino i 15 mm; buccia gialla, sottile, priva di screpolature, intatta; gemme
(occhi) superficiali; pasta giallo-chiara.