La Pera del medio Adige è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano P.A.T. della regione Veneto
Categoria
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati.
Nome del prodotto, compresi sinonimi e termini dialettali
Pera del medio Adige.
Territorio interessato alla produzione
La zona di produzione comprende poi l’intero territorio dei comuni di:
Provincia di Padova: Barbona, S. Urbano, Boara Pisani, Vescovana, Piacenza d’Adige, Merlara, Castelbaldo,
Masi, Stanghella, Urbana, Montagnana, Ospedaletto Euganeo, Casale di Scodosia, S. Marherita d’Adige,
Megliadino San Vitale, Megliadino S. Fidenzio, Saletto, Vighizzolo d’Este, Ponso, Carceri, Villa Estense, S.
Elena d’Este, Granze, Solesino.
Provincia di Rovigo: Badia Polesine, Giacciano con Barucchella, Trecenta, Ceneselli, Lendinara, Lusia,
Canda, Bagnolo Po, Salara, Ficarolo, Calto, Castelguglielmo, Gaiba, Stienta, S. Bellino, Fiesso Umbertino,
Occhiobello, Villanova del Ghebbo, Fratta Polesine, Pincara, Costa, Rovigo, Villamarzana, Frassinelle
Polesine, Canaro, Arquà Polesine, Bosaro, Polesella, Pontecchio, Guarda Veneta, S. Martino di Venezze,
Villadose, Ceregnano, Crespino, Gavello, Villanova Marchesana.
Descrizione sintetica del prodotto
Pera ottenuta infatti dalle seguenti varietà: Precoce Morettini, Santa Maria, Dr J. Guyot, William, Max Red Bartlett,
Abate Fetel, Decana del Comizio, Kaiser Alexander, Conference, Passa Crassana.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
L’eventuale conservazione della “Pera del Medio Adige” deve essere inoltre effettuata secondo le modalità seguenti:
Pre-refrigerazione: per le varietà estive il prodotto deve essere raffreddato rapidamente subito dopo la raccolta.
E’ buona norma praticare l’idrorefrigerazione nell’arco di 45 minuti dall’arrivo in magazzino e raggiungere i
5° C al centro del frutto per poi stivare la frutta nelle celle, prevedendo una temperatura pari a quella del
cuore e poi raffreddare ulteriormente fino alla temperatura desiderata;
Refrigerazione: il raggiungimento della temperatura desiderata, con o senza pre-refrigerazione, deve avvenire
nell’arco di 24-36 ore.
Prima di immettere le pere sul mercato è necessario poi farle maturare a temperature comprese tra 15 e 18° C per
un periodo di 2-3 gg., al fine di far risaltare le caratteristiche organolettiche del prodotto.
Indicare materiali ed attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento del
prodotto
Vengono utilizzati normali attrezzature per la frutticoltura
Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Il prodotto viene lavorato e conservato nei normali locali aziendali e in celle frigorifere per la frutta
Indicare gli elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e
secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
La zona costituisce una fra le più rinomate ed antiche aree dedite alla coltivazione del melo e del pero,
tradizionale fornitrice delle mense della Serenissima Repubblica di Venezia. Ordinamenti statutari del XIII
secolo obbligavano quindi i possessori di beni propri o i livellari all’impianto di ben dodici piante da frutto, fra le
quali una di pero. Dal XIV al XVI secolo documenti d’archivio riferiscono poi con dovizia di particolari sulla
coltivazione e sul commercio della pera locale. Angelo Beolco, detto il Ruzzante, nella sua “Prima Oratione”
del 1521, elencando le produzioni del Pavan, così scrive: “Po quanti piri? Piri ranei, piri moscatiegi, piri zucuoli, piri da San Piero, piri invernisè, piri strangola-preve”. Le numerose varietà di pere alle quali si
accenna, sono state in seguito radicalmente mutate per esaltarne la resa e la resistenza. Infatti, secondo quanto
riportato negli Atti dell’inchiesta Agraria in Polesine del 1882, le pere “non bastano al consumo locale causa
le pochissime conoscenze che hanno i nostri frutticoltori del come si debba regolare la vita di una pianta
destinata a dar frutto”. Nella tradizione popolare polesana il pero è infatti pianta dal significato sacrale. Famoso il
“pero di S. Bellino” che sarebbe germogliato dal punto in cui fu riportato alla luce il corpo del Santo,
protettore della Diocesi di Rovigo, mettendo infine radici nella piazza dell’omonimo paese per quasi mille anni.
Pera ottenuta dalle seguenti varietà: Precoce Morettini, Santa Maria, Dr J. Guyot, William, Max Red Bartlett,
Abate Fetel, Decana del Comizio, Kaiser Alexander, Conference, Passa Crassana.